NON mandate i vostri figli in America

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    Grazie per il feedback!
     
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    Cara Valeria, spero che a tua figlia vada tutto bene 😊🤞🏻 E sono contenta per il figlio di Nick che si trova bene 😃
     
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    Grazie spero tanto anch'io. Comunque AStudy mi ha risposto puntualmente ad ogni punto da me sollevato per le gli USA come fedina penale famiglia ospitante ecc ecc...loro dicono che tali garanzie scritte ci sono. Certo poi bisogna vedere il contratto. Noi poi penso decideremo per Vancouver che ci sembra una città più tranquilla e sicura sotto tanti punti di vista. In ogni caso siamo in contatto anche con un'altra agenzia di cui abbiamo buone referenze che si chiama Trinity Viaggi Studio.
     
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    Anche a me il Canada sembra più tranquillo e sicuro rispetto agli USA (senza nulla togliere a questi ultimi eheheh)
     
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    Mia figlia è da due settimane in USA sempre con Astudy. Ovviamente la mia esperienza è limitata alla gestione burocratica e a questi primi 14 giorni...però per ora non posso che dirne bene! La famiglia sembra fantastica...più che altro sembra proprio che l'agenzia americana su cui si sono appoggiati - Greenheart - abbia fatto un ottimo lavoro nell'abbinare a mia figlia la famiglia perfetta per lei, in termini di atteggiamenti e di interessi comuni. Magari sarà stata solo fortuna, e spero vivamente di non ricredermi andando avanti con l'eperienza, però per ora siamo soddisfatti. Se volete, sto riportando la mia esperienza di mamma di exchange in un blog (https://unamammadownunder.blogspot.com/ non so se funziona il link altrimenti cercate su google "una mamma a stelle e strisce blogspot"). Saluti a tutti.
     
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    Abbadia Lariana (LC)

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    Ciao Emilia, sono molto contenta per tua figlia che in Oregon si trova bene 😃 È interessante l’idea di un blog scritto dalla mamma, non l’avevo mai visto prima, né tra i blog italiani né tra quelli stranieri 😊
     
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    Ciao EmiliVignola come sta andando l'esperienza di tua figlia in USA? Astudy è presente? Te lo chiedo perchè alla fine abbiamo deciso di affidarci a questa agenzia per il semestre in Canada di mia figlia e speriamo bene...
    Grazie per il tuo riscontro.
    Saluti
     
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    Ciao Valeria, per ora sta andando tutto bene, anche con qualche piccola difficoltà di adattamento. Astudy dal punto di vista burocratico/organizzativo è il top; per il resto, al momento non abbiamo avuto bisogno di particolari interventi, quindi non ti saprei dire. Se ho ulteriori notizie, ti faccio sapere. Segui anche il mio blog (https://unamammadownunder.blogspot.com/) per gli aggiornamenti...
    Saluti
     
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    Grazie per il riscontro! Sì ogni tanto vedo il tuo blog per vedere che succede ;)
     
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    Salve Valeria, mia figlia in questo momento si trova per il semestre in British Columbia, Canada, in una cittadina a qualche centinaio di chilometri da Vancouver. Lei inizialmente avrebbe voluto partire per gli Stati Uniti, ma é proprio dopo avere letto le testimonianze raccolte in questo forum ed esserci informati di conseguenza, che l'abbiamo convinta a cambiare destinazione, a costo di spendere qualcosa in più. E devo dire che né lei, né noi ci siamo affatto pentiti di questa decisione.
    Al di là dell'agenzia italiana scelta (nel nostro caso la WEP, con cui la sua scuola in Italia aveva già avuto delle esperienze positive, ma come qualcuno già diceva per la parte all'estero é la partnership che conta), il sistema di accoglienza in molte provincie del Canada é gestito in maniera diversa. A occuparsene infatti non sono altre agenzie speculari a quella italiana, ma direttamente i distretti scolastici a cui afferiscono le scuole nelle quali saranno inseriti i ragazzi, che possono anche essere scelte sulla base delle materie e attività extracurricolari che propongono. Questi distretti fissano a priori un tetto sul numero di exchange che sono in grado di accogliere, e per la selezione delle famiglie - oltre a visite e colloqui - garantiscono il controllo della fedina penale, in particolare l'assenza di precedenti segnalazioni per pedofilia. L'abbinamento viene fatto, ove possibile, sulla base della corrispondenza fra interessi e attitudini dichiarate dalle due parti. Gli host parents ricevono mensilmente dal distretto un rimborso spese per vitto e alloggio; questo ovviamente comporta un costo più alto per la famiglia d'origine ma in sé non è necessariamente un fatto negativo, anche perché laggiù il tenore di vita medio é piuttosto alto e ciò rende meno probabili eventuali speculazioni da parte delle host families.
    Ovviamente la possibilità di incompatibilità caratteriali va sempre messa in conto, ma li purtroppo é anche una questione di fortuna.
    Per quanto riguarda la Host family di mia figlia, alla loro seconda esperienza di accoglienza, non posso che dirne un gran bene. Fanno veramente di tutto (anche 800+800 km per portarla a un concerto della sua band preferita...), pur di regalarle momenti felici e supportarla in quelli tristi che inevitabilmente qualche volta si presentano.
    Anche il rapporto con i professori a scuola é molto buono, sono sempre molto disponibili ad aiutare e venire incontro a ogni necessità; così pure il tutor, che fa parte anch'egli del personale della scuola.
    Se c'è una difficoltà che mia figlia sta avendo in Canada, é piuttosto nello stringere amicizie nel senso in cui lo intendiamo noi in Italia: tutti gentilissimi e pronti ad aiutare al bisogno, ma assai meno spontanei nel cercare o farsi coinvolgere in nuove relazioni che vadano al di là delle due battute scambiate incrociandosi a scuola. Ma anche questo fa parte delle differenze culturali ed è indubbiamente una sfida che aiuta a crescere e a "buttarsi", sviluppando nuove competenze.
     
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    Grazie Katia,
    sei stata molto chiara ed esauriente e le tue parole confermano un po' l'idea che mi sono fatta del Canada. Mia figlia andrà proprio al Vancouver School District- Scuola Eric Hamber ed abbiamo avuto modo di contattare una referente direttamente al Distretto che è già stata molto gentile e disponibile. Per la famigli ancora non sappiamo niente, speriamo capiti bene...purtroppo lì è un po' un terno al lotto, ma le tue parole sull'attenzione che mettono nella sccelta delle famiglie un po' mi conforta.
    Speriamo più che altro che tutto proceda e che possa partire a gennaio prossimo, che qui la situazione tra pandemia e crisi internazionale non è per niente rosea...
    Un saluto e in bocca al lupo per tutto!
     
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    Buongiorno, vorrei tranquillizzare, per quanto possibile, la signora che manderà la figlia a Vancouver. Essendo le scuole a pagamento, non si corre il rischio di finire male come è stato per noi in USA.
    Racconto a sommi capi la ns. pessima esperienza in USA. Ns. figlia era exchange student fino allo scorso 21.12. Abbiamo avuto problemi con l'agenzia italiana e il partner americano, l'agenzia america HSUSA, subentrata in quanto l'agenzia americana con cui si era fatta la pratica, ICES, aveva accettato studenti in overbooking passandoli a questa agenzia e alla ISE (pessime recensioni anche di questa su questa chat).
    Ns. figlia ha ricevuto il suo placement il 27.08.2021 da parte di HSUSA subentrata a ICES senza avviso. La scuola finale indicata era un'ottima scuola pubblica (con latino e greco che lei studia al classico, sembrava un miracolo). Mancava però la lettera d'accettazione. La scuola finale era in realtà un'altra molto piccola, ex-professionale, con pochi corsi accademici, senza laboratori, club e attività sportive. Si è scoperto che ns. figlia andava a rimpiazzare un'altra exchange che aveva rifiutato quel placement a causa della scuola (in primis). Ci è stato comunicato via email il nome della scuola (senza sempre accettazione dell'istituto) quando ns. figlia era in viaggio. Per questo motivo abbiamo deciso di aprire una mediazione poi vinta contro l'agenzia italiana, perché per poter salvare l'anno all'estero di ns. figlia abbiamo dovuto trovare autonomamente soluzioni alternative a maggiore costo, in particolare abbiamo trovato un posto in una scuola in Canada per il 2o semestre. E' stato possibile fare il trasferimento perché sotto i 6 mesi non è necessario il visto in Canada ma basta l'ETA per un viaggiatore vaccinato. Avevamo chiesto di passare ns. figlia al programma select con visto F1 ma l'agenzia italiana non ha fatto nulla per offrirci questa alternativa, come neppure cambiare scuola cambiando famiglia (peraltro ns. figlia aveva trovato una famiglia e una scuola in un altro stato). In più l'agenzia americana ha detto all'agenzia italiana che se avessimo continuato a voler cambiare avrebbero provveduto ad espellere ns. figlia dal programma. A dicembre abbiamo informato la host family che ns. figlia si sarebbe spostata in Canada per il 2° semestre. L'agenzia americana ha provveduto, in accordo o all'insaputa (non si sa) con l'agenzia italiana, a cancellare ns. figlia dal programma seduta stante e quindi:
    1) Ns. figlia non ha potuto finire di frequentare i corsi della scuola fino alla fine del semestre
    2) Ns. figlia ha rischiato di non ricevere la pagella del primo semestre della scuola, ben consci del fatto che questo le poteva comportare la perdita dell’anno scolastico in Italia
    3) Ns. figlia ha dovuto smettere di seguire le attività sportive, che finalmente aveva iniziato a frequentare da poche settimane presso un'altra high school (dopo ns. ripetute richieste).
    4) Infine l'agenzia ha segnalato il nome di ns. figlia al dipartimento di stato come quello di persona che non ha titolo per trovarsi negli Stati Uniti e che pertanto lei deve il suolo americano entro 30 giorni dall'invio di loro lettera compilata quel giorno stesso.
    5) L'agenzia americana ha detto anche alla host mum di sbattere fuori di casa ns. figlia !! A solo ripensarci non psso dire cosa si prova sapendo che tuo figlio è all'estero e così distante. Per fortuna la famigli, per quanto ci fossero limiti, si è dimostrata umana (N.B. Ns. figlia era reduce dal Covid ).
    Avevamo anche sentito un avvocato americano (A PAGAMENTO) esperto in pratiche J1 per capire i termini entro cui ns. figlia doveva effettivamente lasciare gli Stati uniti e se davvero l'agenzia americana ha la possibilità di segnalarla come persona indesiderata, fatto che precluderebbe in futuro alla ragazza la possibilità di tornare negli Stati Uniti. L'avvocato ci ha riferito che nel momento in cui il programma viene interrotto l'agenzia deve comunicarlo al dipartimento di stato e il ragazzo ha tempo 30 giorni per andare via, altrimenti il suo passaporto verrà segnalato e non potrà rientrare più negli Stati Uniti!
    L'ironia della situazione è che non avremmo dovuto essere onesti ma comunicare l'intenzione di interrompere proprio l'ultimo giorno. Questo rende bene l'idea dei grossi rischi a cui vanno incontro questi ragazzi col programma exchange.
    Il consiglio è di rivolgersi ad agenzie americane serie, possibilmente facendo la pratica direttamente, tra quelle serie l'AFS, l'Intercultura americana. Molte scuole pubbliche e anche private collaborano solo con questa agenzia.
    Purtroppo tante informazioni e suggerimenti si hanno solo solo dopo. Per noi l'incubo è finito grazie al trasferimento in Canada. La scuola è organizzata con innumerevoli corsi di diverso livello, anche del tipo AP (Advanced Placement) per studenti che ambiscano ad iscriversi a Università d'alto livello.
    Buona fortuna a tutti i ragazzi in prossima partenza.
     
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    Che brutta storia, mi dispiace per sua figlia e per voi..immagino l'apprensione trovandovi anche distanti! Meno male che avete tenuto i nervi saldi e siete riusciti in questo spostamento in Canada. Grazie comunque per il riscontro e la testimonianza. Un caro saluto e in bocca al lupo per una serena conclusione di questa esperienza!
     
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    Grazie Valeria, mia omonima. Col tempo si dimentica per fortuna. Credo anche ns. figlia. Purtroppo l'America dream è miseramente sfumato.
     
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    CITAZIONE (Agne @ 23/1/2020, 01:22) 
    Adesso ho 20 anni, ho scoperto solo ora questo forum ma quando sono partita per il mio semestre in Spagna con Wep ne avevo 17. Mi ritrovo in molte cose dette da voi, come ad esempio le minacce da parte dei coordinatori del posto e la totale assenza di Wep durante il mio percorso e dopo, quando sono tornata a casa in anticipo. Avevo solo 17 anni e non avevo la forza mentale di affrontare quello che mi stava capitando, e non ho avuto alcun tipo di aiuto da nessuno, sono stata abbandonata. Per anni ho pensato di essere sola, pensavo che la brutta esperienza fosse capitata solo a me, invece stasera ho scoperto che non è così grazie a tutti i messaggi letti qui.

    A me è capitato a 16 anni(ne ho 42 quindi una vita fa!) negli USA. Non ho nemmemo problemi a dire che l'associazione fosse EF. Stessa cosa.
    Mi sono sentita sbagliata per anni!
     
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135 replies since 9/7/2017, 10:21   48902 views
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