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| Il problema sono le agenzie, che dovrebbero svolgere selezioni rigorose delle famiglie ospitanti, anziché mandare dei minorenni allo sbaraglio. Il fatto che vada bene o male non può essere una questione di fortuna. Dovrebbe sussistere un'etica di fondo. Mia figlia è stata strattonata e insultata da un'ubriacona che non aveva i requisiti più elementari per svolgere il ruolo di "host mum". La WEP ci ha abbandonati a noi stessi e io a distanza di anni non dimentico.
Ne abbiamo passate di tutti i colori, mi creda.
Dietro la sequela di lamentele che La indispettisce dover leggere ci sono esperienze drammatiche che hanno lasciato dei segni. Si fidi di chi c'è passato.
CITAZIONE (Giusi Melluso @ 28/2/2023, 16:50) Sono una Local Coordinator per Greenheart e dal 2018 ho seguito tantissimi ragazzi venuti a frequentare l'anno scolastico negli Stati Uniti. La mia famiglia ha anche ospitato diversi ragazzi. Ho appena finito di leggere una serie infinita di commenti che invitano assolutamente a non mandare i propri figli negli Stati Uniti. Le brutte esperienze possono capitare ovunque, soltanto perche' qualcuno abbia deciso di pubblicizzare le esperienze negative non significa che siano la maggioranza. Negli Stati Uniti ci sono piu' di 300 milioni di abitanti. Bisogna tenerlo in considerazione quando si vogliono fare statistiche.
Edited by Paola76 - 7/4/2023, 22:47 |
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| Nel caso di mia figlia, le ripercussioni sono state anche fisiche (amenorrea, dovuta ad un forte stress ma anche a mancanza di cibo). A questo proposito volevo chiedere se anche altri hanno avuto questo tipo di problema, ovvero se le famiglie provvedevano o meno ai pasti secondo le regole del programma.
Edited by Paola76 - 12/11/2019, 19:33 |
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2 replies since 10/11/2019
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